PREMIO LETTERARIO BENEVENTOBRAILLE
Nasce dalla volontà di condividere con il mondo dei non vedenti e degli ipovedenti, le emozioni che solo un testo letterario può dare, nella sua analisi continua e reale, attraverso la vista e il tatto.
Il nome celebra l’inventore della omonima scrittura in rilievo per i non vedenti, Louis Braille, accostandola alla Città di Benevento, la cui scrittura antica ha una notevole importanza storica, confermata anche dai numerosi saggi di eminenti studiosi italiani e stranieri.
Il Premio non persegue alcuna finalità di lucro. Tutte le cariche nel suo ambito sono onorarie e gratuite. La Giuria presenta il vincitore prima dell’evento della premiazione.
Vengono presi in considerazione i libri che hanno attinenza con il tema indicato dal Comitato Scientifico per quella edizione e proposti da chiunque faccia parte di Comitati legati al Premio, secondo una metodologia condivisa dal Comitato Scientifico.
La Giuria sceglie il libro vincitore promuovendone la realizzazione in caratteri braille per i non vedenti e nel libro parlato, quando possibile. I testi vengono donati dagli sponsor alle sezioni UICI.
Per l’anno 2016, primo della rassegna letteraria, è stato scelto il libro “Amata nobis”, Autrice Tullia Bartolini, edito da Giovane Holden.
Per l’anno 2017, seconda edizione, è stato scelto il libro ” Lei mi parla ancora”, Autore Giuseppe Sgarbi, edito da Skira.
Per l’anno 2018, terza edizione, è stato scelto il libro ” Diario di un adolescente da un gulag albanese” di Fatos Lubonja. Ha presentato il Dott. Nico De Vincentiis.
Per l’anno 2019, quarta edizione, è stato scelto il libro ” Un cannolo per lo Sceicco”, Storia fiabesca della nascita del cannolo siciliano, di Alessandra Oddi Baglioni, edito da Dario Flaccovio Editore.
Per l’anno 2020, quinta edizione, è stato scelto il libro ” Due Ruote sull’Oceano”, di Andrea Stella, Longanesi Editore.
Per l’anno 2021, sesta edizione, è stato scelto il libro ” L’Universo tra le dita” di Michele Mele, Edizioni Efesto.
Per l’anno 2022, settima edizione, è stato scelto il libro “La processione dei fantasmi – la prima indagine del maresciallo Tanchis”, di Gianluca Lioni, edito da tre60 .
Per l’anno 2023, ottava edizione , è stato scelto il libro “A tutto gas e senza freni”, di Valerio Villoresi, edito da Minerva Editore. E’ il primo libro ad essere certificato dal Comitato Scientifico del Premio, con l’apporto di società informatiche, come AI free, ovvero opera scritta senza l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Ha presentato la Dott.ssa Tullia Bartolini.
Per l’anno 2024, nona edizione, ritorna la rassegna “Giallo in Braille”. Libro premiato ” Innumerevoli tentativi di imitazione”, Autore Andrea Ciresola, PEOPLE Editore. Anche questo libro è stato certificato dal Comitato Scientifico come AI free, opera scritta senza l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Con questa edizione si à dato avvio alla rassegna Premio dell’editore al Giornalismo. E’ stato scelto come Giornalista destinatario del Premio il Dott. Giulio Sciorilli Borrelli. Ha presentato la Prof. Maria Cristina Donnarumma.
Per l’anno 2025, la decima edizione è dedicata alla Città di Milano, che ne ha ospitato l’evento di premiazione, il 3 Ottobre presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Il tema “Arte e dintorni”. Libro premiato “Bello, sembra un quadro”, Autore Francesco Bonami, Feltrinelli Editore.
Ha presentato la Dott.ssa Stefania Bonacorsi. Nell’ambito della premiazione sono stati consegnati i premi anche ai cinque Autori candidati oltre il Dott. Bonami.
In ordine alfabetico:
Maria Vittoria Baravelli , “Miglior libro per il giornalismo” per il “ Il Mondo non merita la fine del Mondo” Rizzoli – Mondadori Editore;
Mauro Covacich, “Miglior libro da sceneggiatura” per “L’ arte Contemporanea spiegata a tuo marito”, Laterza Editore;
Ugo Nespolo, “ Miglior libro d’Artista sull’ arte contemporanea” per “Vizi d’Arte”, Skira Editore;
Carlo Vanoni, “Miglior libro per le scuole” per “L’ Arte quando brucia”, Solferino Editore;
Marco Ventoruzzo, “Miglior libro per gli enti museali e la didattica” per “ Il Van Gogh di Liz Taylor”, Egea Editore.
Di seguito il ringraziamento di Francesco Bonami.
“Ho due importanti motivi per essere non solo felice ma onorato di ricevere questo premio letterario .
Il primo, banalmente, è che questo , forse sembrerà strano , è il primo premio in assoluto che ricevo nella mia lunga carriera di critico , curatore e autore di libri sull’arte contemporanea.
Il secondo , molto più importante e rilevante , è il fatto che questo premio rispecchia in modo completo la natura della mia scrittura ed il mio approccio alla divulgazione dell’arte .
Un libro sull’arte senza immagini è per alcuni un controsenso . Per me invece è la conferma che l’arte non è solo una questione d’immagini ma d’immaginazione e capacità di raccontare le proprie esperienze e le proprie idee. Dopo aver visitato centinaia di mostre nel corso della mia carriera oggi io stesso amo molto di più ascoltare i racconti di chi ha visitato una mostra che visitarla personalmente . Il racconto di un esperienza artistica ha qualcosa in più del trovarsi presente davanti ad un opera d’arte. Questo qualcosa sono le nostre invisibili emozioni ed i nostri punti di vista personali ed interiori . Il mio libro è stato scritto partendo proprio dai miei punti di vista personali interiori mescolandoli con le mie emozioni ed umori . Ricevere questo premio è la conferma che il mio modo di concepire la divulgazione ed il racconto sull’arte ha una sua ragione d’essere ed una sua validità .
Un grazie quindi dal profondo del mio cuore a tutti coloro che hanno condiviso questa mia idea dell’arte premiandomi.
Le parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Dott. Tommaso Sacchi:
“Tra Voi per celebrare la decima edizione del Premio Letterario Benevento Braille, un’iniziativa che da 10 anni ha saputo coniugare letteratura, accessibilità e inclusione sociale e culturale, trasformando la lettura in un’esperienza davvero condivisa e senza barriere. Rivolgo innanzitutto un grande ringraziamento al Presidente del Premio Dario D’auria e a tutti gli organizzatori per il lavoro che hanno svolto fin qui. Promuovere l’ accessibilità di un libro attraverso la trascrizione in Braille significa non solo riconoscere il valore dell’opera premiata, ma anche affermare un principio fondamentale, la cultura appartiene a tutti noi. L’assegnazione del premio al libro ” Bello, sembra un quadro” di Francesco Bonami aggiunge un significato ulteriore. L’arte contemporanea, spesso percepita come complessa da decodificare e distante, viene qui raccontata con chiarezza e con ironia, aprendo nuove possibilità di partecipazione e di comprensione dell’arte stessa. Sono certo che questo premio continuerà a rafforzare l’idea di una cultura accessibile è aperta a tutti, inclusiva, capace di innovare senza perdere di vista nessuno. Grazie”
























































