Note

Pasquale Sebastianelli  “La mia vita con il Braille”

Pasquale Sebastianelli è un componente del Comitato Scientifico del Premio Letterario. E’ anche componente del Consiglio della sezione UICI di Benevento. E’ non vedente, ma non dalla nascita.

Sue sono le indicazioni per migliorare  la stampa dei testi in caratteri Braille, con notevole economia delle pagine e quindi  maggiore precisione al tatto del testo.

Di seguito alcune sue riflessioni.

” La malattia che mi avrebbe portato alla cecità, atrofia ottica, mi fu diagnosticata quando avevo otto anni. Un’età in cui si è protetti dall’affetto fortissimo dei genitori e dei familiari, per cui non vissi alcun dramma.

Piano piano, quasi con dolcezza, mi addentravo in un tunnel, non buio ma sconosciuto.

Dovetti lasciare il mio paese in provincia di Benevento, i miei amici, per iscrivermi prima ad una scuola  speciale, il Martusciello di Napoli, poi all’Istituto specializzato Colosimo, per non vedenti.

Ebbi la conferma che stavo entrando a far parte di un altro mondo, con naturalezza, senza sconvolgimenti.

Avevo sempre tutti intorno. Mi portavano per mano.

Quando poi ho incontrato il Braille, un metodo con una forza incredibile, ho avuto la certezza che l’indipendenza, la libertà ma soprattutto la dignità , non sarebbero mai andate perse.

Il conforto maggiore nell’apprendimento del Braille era la coscienza dell’umanità che l’aveva prodotto. Il Braille, la nuova luce, una sicurezza.

Quella stessa sensazione di conforto l’ho avvertita qualche anno fa, quando ho toccato le schede tattili dell’Archivio creato a Benevento.

Ora il premio letterario. Sono fiero di farne parte.

E’ l’umanità che dà la vera luce.”